È, prima di tutto, un’occasione. Per stare assieme, per recuperare un po’ di spensieratezza, per camminare e correre senza la paura delle auto che sfrecciano, per riprendere temporaneamente possesso di quello che potrebbe essere definito un “non luogo”. Per farci fermare, divertire, immaginare.

Perché proprio in quel luogo?

Il progetto nasce con l’obiettivo principale di promuovere la riflessione rispetto al nostro legame con alcuni luoghi che negli ultimi decenni da “patrimonio di comunità” sono diventati spazi ibridi, strumentali alle dinamiche turistiche: attraverso la sperimentazione di pratiche di re-interpretazione degli spazi pubblici tramite attività artistiche e culturali, promuovere una riflessione sul concetto di vivibilità, evidenziando il ruolo fondamentale che la cultura, l’arte e la creatività possono rivestire nel miglioramento della qualità della vita.

L’approccio aperto, creativo e sperimentale, mira a “trasformare” temporaneamente un luogo in qualcos’altro attraverso l’immaginazione, la creatività e il cambio di prospettiva: valorizzare le potenzialità sociali e aggregative di quel luogo sottolineandone il pregio ambientale, trasformando un parcheggio in palcoscenico e una strada trafficata in spazio di socialità e convivialità.

Perché il circo?

Il circo, come altre attività performative e di spettacolo, possiede quel non so ché, quella magia, quella capacità di stupire e divertire, commuovere ed emozionare, chiederci sottovoce “ma come è possibile?”. Ecco, il circo ci dimostra che l’impossibile è possibile: camminare su una corda senza cadere, guardare il mondo appesi a testa in giù senza nemmeno doversi aggrappare con le mani, giocare con il fuoco facendolo roteare sopra le nostre teste al tramonto, creando fiammelle di luce. Il circo è possibilità, è immaginazione, è libertà.

L’EVENTO È ORGANIZZATO DA UN GRUPPO DI VOLONTARI

CHE PROMUOVONO CON DEDIZIONE UNA PROPOSTA ARTISTICA E AGGREGATIVA

SEMPRE IN TRASFORMAZIONE